Una bella allegra carrellata di immagini in luoghi alpini e in zone adeguate per OR con diversi amici landmaniac che hanno lo spirito dell'avventura e amanti del mitico fuoristrada Land Rover. La grande famiglia Land Rover. Nata nel 1948 nel stabilimento di Solihull dai fratelli inventori Spencer e Maurice Wilks. Utilizzata in tutto il mondo per la sua capacità di raggiungere i luoghi più inaccessibili del pianeta, la Defender è la prima scelta di chi parte per l´esplorazione o l´avventura. La storia di questo veicolo veramente unico è la testimonianza di una straordinaria coerenza di visione progettuale, dai primissimi modelli fino all´attuale Defender, nata oltre mezzo secolo dopo.
Disegno tecnico originale del logo Land Rover delle Serie. Un bel spaccato della Serie 1° . Osserviamo molto bene le descrizioni principali di un veicolo LR Serie . Una bella pubblicità anni '50 dimostrando la versatilità in campo mondiale delle Serie. Il vero prodotto genuino lo si vede in questa lista, non c'é che dire. La vera discendenza dei Landroveristi . Un vecchio disegno degl'anni '60 . Noi landroveristi cerchiamo sempre di non inquinare i tracciati in OR che percorriamo, con i nostri mezzi ruspanti. Talvolta ci lasciamo troppo andare con i nostri mezzi, ma é una filosofia. Il primo prospetto pubblicitario della Land Rover Mod. Serie I . Una rara immagine di LR e sicuramente una delle prime esemplari Mod. Serie 1° . DEFENDER é nato dal gergo militare Nato . Un particolare quadretto in rilievo negativo del mio Defender 90 Td5, chiamato dal buon cowboy il ruspante "Black Bull" . Un bel disegno a matita del Defender.
Il Landmaniaco Un detto da Landmaniac: Un bel guado limaccioso dal sottoscritto con il suo inseparabile Black Bull. A volte mi sento un cavaliere solitario anche con un ruspante fuoristrada quale il Defender. Ecco cosa é visibile dopo un'estenuante giornata d' infangamento sul veicolo d'avventura del sottoscritto. Tanto fango e divertimento ma dopo tanto lavoro per un'accurato lavaggio. Su questo campo militare scorrazzano senza problemi i mitici carri Leopard (v. impronta cingoli). Una suggestiva immagine ove vediamo le nostre mitiche LR riflesse su una puzzolenta pozza, quale l'attraversiamo con impeto coronata da mille limacciosi spruzzi. Un impegnativo passaggio su un pronunciato spigolone effettuato con un Disco LR dal grande simpatico e capobranco landmaniac Maxone. Il mio Black Bull arrivato sulle cime nel massiccio del S. Gottardo, dove osano solo i camosci. Bellissima escursione senza problemi con una temperatura di +2 C° in ottobre ad una quota di oltre 2'500 m.s.m . Un'indimenticabile escursione alpina nella valle Canaria. Con il compagno d'avventura Dimitri ci siamo innerpicati in direzione dell'alpe di Pontino, sotto lo sguardo incursiosito dei camosci. Un bella immagine in primo piano di un mio carissimo amico landroverista. Per gli amici landmaniac il mitico Cercio, persona sempre pronta a dare ottimi consigli riguardo i nostri ruspanti fuoristrada quale il Defender. Bellissima e molto particolare il suo veicolo chiamata la Kristy, super accessoriata a tutto punto parte artigianalmente dallo stesso proprietario. La natura circostante é la zona dolomica dei Denti della Vecchia, quale ricordo una bella escursione. Una bellissima escursione nella zona del S. Gottardo nel periodo del Ferragosto, ove ha addirittura nevischiato. Vediamo dietro i nostri veicoli Land Rover la discesa della diligenza postale del S. Gottardo, con un carico di turisti. Questa percorre sia in salita che in discesa l'antico percorso della strada Tremola (la Via delle Genti) da Airolo a Andermatt, con 4 cavalli. Un bel serpentone di Defender che percorrono con molta prudenza il bordo di grandi fossati per lo sbarramento antivalanghe. Ci troviamo ad una quota di 2'500 m.s.m nella zona del S. Gottardo. Questo raid d'alta quota é molto selvaggio e solo percorribile con ottimi fuoristrada, tratti ad alto rischio ma con un pizzico di coscenza e coraggio é fattibile. I veri landmaniac fremono quando vediamo piste fangose, se possibile ci riuniamo in gruppetti e passiamo liete giornate a imparare i segreti dell'Off Road e come finale in una bella trattoria rifocillati con un buon pasto. Tecniche di base: Un bel guadino dell'amico landmaniac Stefanino con il suo "Beppe". Il nostro landmaniac Range66 con tutta tranquillità s'appresta ad un bel guado formato da molto fango, con la sua Defender 110. Dopo una giornata di infangamenti con i nostri robusti mezzi, brindiamo alla salute nostra e all'affidabilità delle inseparabili compagne d'avventura. A sinistra il capobranco grande Max, nel mezzo il piccolo e simpatico Ale e il sottoscritto ruspante cowboy, i 3 moschettieri compagni d'avventura del gruppo Bradipi 4x4. Il sottoscritto con il suo ruspante Black Bull s'innerpica senza molta difficoltà un bel sperone con insidiose radici, sotto lo sguardo attento e vigile del landmaniac Max. Il grande ex-sommergibilista Cercio che si appresta a fare una bella e seria immersione. Consigli su come affrontare un guado Vediamo il verdone Defender 110 del simpatico landmaniac ALE, che sguazza in una limacciosa pozza. La Discovery di Max che sbuca da un rigoglioso sottobosco si lancia senza problemi su una bella salitina. Una salita al monte in solitaria su un bel strato di neve polverosa. Peccato che il silenzio invernale sia disturbato dal ronzio del motore diesel, comunque sempre piacevole per un landroverista. Una bella grintosa impennata del bravo landmaniac Gianni con il suo Defender. Una bella colonna di Landmaniac nella salita della vecchia strada Tremola (S. Gottardo), durante il mitico Cercio Day . Vediamo una bella forza d'urto durante un guado, da un Defender 110 ben carico. Ecco il sottoscritto Gian burlone che spruzza con una lattina di birra, il Defender (Beppe) dell'amico Stefanino. Giornata memorabile e fredda di Ferragosto con una piccola nevicata ai piedi della diga del Lucendro (S.Gottardo). Bella immagine del coraggioso Cercio che si appresta ad evoluzioni su un fondo fangoso di un'enorme pozza o caldera prosciugata; che serve per fermare la corsa delle valanghe. Ci troviamo nella zona del massiccio del S.Gottardo sopra la piana di Pontino (2'550 m.s.m). Un guado obbligato affrontato senza problemi da un gruppo di amici fiorentini. Vediamo il Defender Td5 del landmaniac Stefanino a salire su una forte pendenza del +35% per provare la sua buona gommatura, alle spalle vediamo i Denti della Vecchia. Con grande calma e precisione vediamo gli amici landmaniac Max e Stefanino a fare il taglio alle castagne, per metterle sulla grata per farne caldarroste. L'amico Davide (Dabbo) sopra il suo Defender 300 Tdi che scruta all'orizzonte verso il Golfo di Lugano e i " Denti della Vecchia ". Il rituale autoscatto dei 2 landmaniac: cowboy barbuto Gian e Davide ai piedi della cordigliera " Denti della Vecchia ". La filosofia dei landroveristi consiste nell'aiuto reciproco, é una grande famiglia. Due miei carissimi landmaniac Max e Stefanino sotto al Black Bull del sottoscritto , che stanno togliendo l'albero cardanico anteriore (crociera danneggiata causa usura). Un'altro landmaniac che piace mettere il suo fedele Defender a bagnomaria. Un bel passaggio di un torrente parzialmente ghiacciato dopo una nevicata piuttosto pesante. Salire al monte mentre sta nevicando con neve polverosa, temperatura con -11 C° e con la strada ancora immacolata senza la traccia del mio mezzo é una grande avventura ma nello stesso tempo una bella soddisfazione personale. Il bravo landmaniaco Gianni che attraversa tranquillamente una lunga fangaia, sotto lo sguardo divertito di alcuni landmaniac. Il sottoscritto che con il suo impetuoso Black Bull, spinge senza fatica una bella coltre di fango frammista con blocchi di ghiaccio. Una bella chiacchierata e giornata passata in compagnia di alcuni amici landmaniac. Tutti soddisfatti per aver messo a mollo e infangato i nostri mitici mezzi. Bella ripresa guardata anche con meraviglia dai bambini, il Landmaniac Riccardo nelle campagne mantovane. L'amico Max che spiana un pezzo di sottobosco su uno sperone con il suo Discovery. Non siamo in una foresta tropicale ma bensì il sottoscritto che guada con tutta tranquillità un torrente in piena per andare al monte del piccolo Ranch. A dire la verità noi Landmaniac siamo un po' tutti matti ! Forse sono le prestazioni e la grinta del nostro mezzo che ci dà la voglia dell'avventura. Una bella immagine dell'amico ing. meccanico Ruedi, che scruta il percorso da farsi nel deserto Libico. Esperto nei veicoli LR e alla loro preparazione per la competizione e lunghi viaggi nei luoghi sperduti dell'Africa. Sempre pronto a consigli tecnici e aiuti urgenti, gestisce una bellissima officina meccanica. www.overlandtechnics.ch Sabbia: attenzione ai dettagli Un'escursione in quota (2250 m.s.m) ai limiti di una catena granitica nelle vicinanze del ghiacciaio Basodino. La trasferta viene fatta su una strada alpigiana in sterrato e detriti franosi, parte tracciato con forti pendenze. Una sosta all'interno di un bosco di larici, ultima vegetazione sotto alle zone nivali. Percorso parte su strada in sterrato e prato alpino. La zona si trova nella Valle di Peccia (1750 m.s.m). Un bel panorama nella valle Canaria, i 2 mezzi (Defender Td5 e un nuovo Defender 110). I 2 landmaniac sottoscritto e Luca si apprestano a salire con tratti in forte pendenza (strada dissestata con roccia) verso la piana di Pontino. Il sottoscritto che scorrazza con il suo Black Bull in una profonda caldera antivalanghe nella regione del S. Gottardo, a quota 2540 m.s.m . In autunno la traccia della strada viene ricoperta dal fogliame. Una bellissima esemplare Serie IIa 109 (1'964), dell'amico landmaniac Philip. Era in dotazione ai pompieri di Berna (capitale della Svizzera). È stata battezzata con il nome " Bananajoe ". Un bel controluce del tramonto ai piedi dei Denti della Vecchia, in profilo i 2 Defender Td5 del sottoscritto e Stefano (Fix) . Il rituale autoscatto all'arrivo della meta stabilita nella zona sotto il Pairolo. I 2 landmaniac sottoscritto Gian e l'amico Stefano con i 2 Defender 90 Td5 . Osservato dal cagnolino westing Cyber . Alle prime ore dei raggi solari una salitina ai monti con neve gelata, salito senza difficoltà con pendenze da 30-35%. Equipaggiamento gomme Extreme T3 tipo Forest senza catene. Il sottoscritto attento durante una guida in OR notturna. Molto importante é osservare attentamente l'inclinometro, che resta entro il limite sopportabile al veicolo. Pure molto importante é avere una buona illuminazione, pure il faro posteriore. Qualche consiglio esperto sulla guida fuoristrada La salita al monte anche in inverno é d'obbligo, anche con molta neve nessun problema per il Defender. L'arrivo in montagna di 2 landmaniac ticinesi con i loro mezzi ruspanti (Defender Td5 /G4 e un Range Rover V8). Si parla solo di Land Rover davanti al camino con una birretta o un buon bicchiere di vino. Logo " Gian & Black Bull " Il mitico Defender Td5 "Black Bull" compie in prima assoluta l'entrata al monte di Predelp 1640m.sm (Leventina), con 40 cm. di neve compatta (-9 C°) il 14.03.'08 . Dario e compagna sono venuti su al Ranch a trovarmi, con il loro bianco ruspante Defender 300Tdi . Importante una buona illuminazione su un fuoristrada, onde non avere problemi con la nebbia e nelle escursioni notturne specialmente in regioni alpine. Con il mio Black Bull (Defender Td5) non ho nessun problema con qualsiasi avversità meteo. Con qualsiasi tempo sia con neve, nebbia e forti temporali causando forti erosioni sulla strada con tutta calma arrivo sempre a destinazione. Il mio Black Bull (Defender Td5) non l'ho ferma il clima alpino poco clemente ! Una bella ripresa del potente mezzo un Defender Td5 dell'amico landmaniac Stefano, che é venuto al mio appello d'aiuto in alta montagna. Quel giorno c'era una forte bufera con una nevicata di ca. 50-60 cm. di polverosa e con un fondo compatto umido. Siamo a Predelp ad una quota di ca. 1670m.s.m sopra la Valle Leventina. Un giubilo dei miei 2 amici Stefano & Giuseppe per essere arrivati a destinazione. A sinistra vediamo l'arancione Defender Td5 di Stefano e a destra il mio nero Defender Td5. (22.11.'08) Una bella accoppiata del Discovery Td5 dell'amico Adriano accanto al ruspante Black Bull Defender Td5 del sottoscritto Gian a Prodör in Leventina. Un passaggio tranquillo su una strada forestale leggermente innevate ma parzialmente un po' ghiacciata, attenendosi alla prudenza essendo una zona con forti pedii laterali e in alta quota. Il pericolo della guida su solchi esistenti Nessuna asperita pone problemi al mostruoso Defender, importante conoscere bene il veicolo e i suoi limiti . Un bel controluce della sagoma del Defender, chiamato dal sottoscritto " Black Bull " . Un guado in un torrente per un Defender , diciamo che é d'obbligo per un buon Defenderista. Una suggestiva immagine con i sobbalzi spumeggianti di un torrente in piena, all'orrizonte il mio Defender. Bella soddisfazione poter arrivare alle quote nivali, tramite ex-strade militari (zona S. Gottardo). Una bella suggestiva immagine del mio Defender (Black Bull) immerso in un campo con una splendida fioritura di Denti di Leone. Una buona fanaleria su un puro fuoristrada come il Defender é importante nella fitta nebbia alpina riguardo la sicurezza. Oltre tutto non disturba i veicoli che incontri quale in montagna come le mulattiere e strade forestali sono poco frequentate. Molto importante per avere una buona visione illuminante anche notturna sono i 4 fari posti sopra il tetto. Salito quest'inverno nella zona del Bernina con temperature polari assieme con un'altro Defenderista quale eravamo i soli a divertirci sul Passo. La temperatura era di -23 C°, con manto stradale innevato e parte ghiacciato. Per un Defender una bella pista infangata non é un problema, innestando il blocco differenziale ARB (ev. con ridotte) per un miglior avvanzamento. Se vi fossero dei problemi il verricello farebbe il suo utile lavoro. Nella mia esperienza facendo OR su tracciati melmosi e terrosi, le miglior gomme che uso sono: Extreme T3 285-85/ R16. La rendita massima per un fuoristrada sono di importanza vitale delle ottime gomme aggressive. Le Regole d’oro della guida fuoristrada Sensazionale entrare in una galleria scavata con mezzi rudimentali. La sua lunghezza é di ca. 800 m. nelle vicinanze del ghiacciaio del Basodino. Il percorso é interdetto a qualsiasi veicolo, solo con permessi speciali. Una pista impegnativa fangosa, quale devo inserire i blocchi ARB per procedere nella giusta direzione. I boschi nel Cantone Argovia sono molto interessanti per poter fare OR impegnativo. Una stupenda panoramica della catena del S. Gottardo. Con pazienza e tecnica mi sono inerpicato con il Defender ai limiti rocciosi del pizzo Lucendro. Giornata incantevole accompagnata con un gustoso pranzo al sacco con l'immancabile fuoco per le costine. Grazie ai blocchi ARB proseguo tranquillamente tra massi, fondo sabbioso e torrenti sopra la piana che sovvrasta la diga del Lucendro. Una salita senza difficoltà con neve molto gelata e temperatura artica, premetto un'inverno con poca neve é una bella soddisfazione arrivare a 2000 m.s.m Una bella nevicata durante un' escursione alpina, con una temperatura di - 12 C° . Un passaggio tranquillo, pur traversando una neve abbastanza molle e bagnata. Una buona illuminazione e un buon grip su una carreggiata compatta é un piacere a viaggiare in tutta sicurezza. Non é necessario introdurre il blocco ARB, eventualmente con ridotte e marcia semi-lunga. A volte capita fine inverno di trovare macchie di neve, il quale pone un passaggio stretto e inclinato verso valle. Importante osservare attentamente l'inclinometro il quale avvisa acusticamente il pericolo di ribaltamento. Una spettacolare immagine mentre il mio Defender arranca nella neve compatta, durante una forte bufera trasversale. Dietro al mio Defender Td5 segue il mezzo militare svizzero DURO. Questo mezzo 4x4 camper il quale ha un bellissimo cassone costruito dall'amico Peter. Come primo test in montagna, é venuto a trovarmi a 1650 m.s.m approffittando di fare una bella escursione in quota con il mio Defender. Scarrozzando per gl'altopiani argoviesi durante il tramonto é qualch'cosa di stupendo. Una bella immagine tra le campagne argoviesi rincorrendo il rosso fuoco del tramonto. Un bel riflesso sul parabrezza del mio Defender con in risalto la potente fanaleria. Una bella discesina dai monti di Airolo. Una bella innerpicata in quota é sempre una bella soddisfazione. Non dimentichiamo che il rischio é sempre dietro l'angolo, ma con l'esperienza, coraggio e un po' di fortuna può dare sempre una soddisfazione ad ogni fuoristradista. Il peggior pericolo per simili ascensioni é sempre importante mantenire il veicolo in asse alla traiettoria, mai fare percorsi laterali medi e estremi (forte pericolo di ribaltamento). Pendii Un forte controluce in alta quota durante il tramonto, del mio Defender Td5 . Una colonna compatta di Land (Serie, Discovery, Defender) nell'Emilia Romagna nelle " Vie del VinoLand" . Una trentina di veicoli hanno percorso boschi, altopiani e molto fango e pioggia insistente il quale ha reso il percorso ideale per le ns. amate Land. Sempre nell'Emilia Romagna vediamo parte dei veicoli quale ha partecipato anche il sottoscritto, in attesa della partenza per l'escursione autunnale. Organizzata da un Club di grandi amanti delle vecchiette Land, chiamate Serie I, II, III (primi veicoli Land Rover). Defenderisti italiani in colonna durante un'escursione in Emilia Romagna. La copilota Ruth con la sua fedele Lupa osservano attentamente la colonna ferma delle Land Rover durante una pausa negl'altopiani dell'Emilia Romagna. Il sottoscritto con il suo Black Bull in colonna per una strada forestale un po' dissestata dalle pioggie torrenziali. Con calma eseguo un passaggio alquanto problematico causa cadute parziali di piante, con fondo stradale melmoso e una forte pioggia. Fermi infreddoliti con un tempo molto piovoso, causa degl'ostacoli in testa alla colonna. Siamo sempre in comunicazione con tutti i partecipanti tramite il CB. Per poter usare apparecchi di trasmissione sul veicolo bisogna avere l'autorizzazione federale (UFCOM) . Un passaggio fangoso un po' impegnativo, stando un po' attento che la traccia non sia troppo profonda. Importante innestare i blocchi ARB e ridotte. A fine inverno nelle zone d'ombra si possono ancora trovare delle macchie nevose insidiose. Bisogna affrontarle con decisione ma sempre calcolando delle possibilità del mezzo e della qualità, quantità nevosa. Importante tenire il mezzo in traiettoria e una linea omogenea della traccia. Con il Defender inserendo il blocco al 100% ARB e ridotte con 2° marcia non si dovrebbe avere problemi. Certo ottime gomme fanno la parte del leone. Una bella immagine con il tramonto che riflette sulla pineta e il tracciato della strada innevata. Una media discesa su un tratto leggermente fangoso e ghiacciato, presso un bosco di conifere nella svizzera tedesca. Un bel passaggio piuttosto critico, essendoci l'inclinazione tende a scivolare sul fango fuori dalla traettoria. Fondo scivoloso con strati di argilla-fango. Essendo un fondo scivoloso innesto il blocco differenziale al 100% con ridotte. Un breve attraversamento con pendenza diagonale ancora ben sopportabile per un Defender. Il tutto sotto controllo da un inclinometro all'interno dell'abitacolo. Un bel controluce in una pineta negl'altopiani argoviesi. Bellissimo l'effetto dei raggi solari che penetrano nel bosco di conifere. Con tutta tranquillità cerco dei bei passaggi per continuare l'escursione di buon mattino. Quando abbiamo simili passaggi fangosi in un bosco, importante mantenire una buona traiettoria e calma. Usare se possibile il blocco diffirenziale ARB e la 2° marcia. Eventualmente anche le ridotte, se il fondo é molto irregolare. Riflessi invernali che avvolgono il ruspante Defender Td5 . Spiraglio di luce invernale. Defender immerso nella traccia fatta dalla fresa dell'amico Angelo, verso l'alpeggio di Sorescia. Immagine scattata il 2° giorno dell'apertura del S. Gottardo. Un bel rilievo del Defender Td5 che percorre una strada della zona del S. Gottardo. Un bel riflesso delle montagne innevate e del ghiacciaio Campo Tencia sui vetri del mio Defender. Un'immagine d'effetto solare del mio Defender che percorre una strada alpina appena sgomberata dalla neve da un grande fresa. Alle spalle vediamo la valle omonima della diga Sella. Il Defender che sbuca orgoglioso da una traccia appena eseguita dalla grossa fresa dell'amico Angelo. Alla guida l'amica Ruth che segue lentamente la fresatura. Da notare che in alcuni tratti la neve si é sciolta. Le enorme masse nevose é dovuto alle forti bufere che ha depositato negl'avvallamenti . Talvolta si desidera un bel passaggio in sterrato e un po' di fondo erboso. Un percorso impegnativo con delle traccie profonde e un fondo scivoloso di fango frammisto con argilla. Facendo delle escursioni in alta montagna a volte sul tracciato si incontrono grossi ostacoli. Importante valutare bene la possibilità del passaggio, che vi sia sempre una sicurezza. Una forte salita su pietra abbastanza instabile, nella zona del S. Gottardo. In queste situazioni mettere sempre le ridotte, cosìla guida diventa più stabile e tranquilla. Discendere su una forte pendenza con fondo in pietrame, a volte non é sempre facile. Lasciare innestata la ridotta e lasciare fare il sistema elettronico del EC, il quale regola automaticamente la trazione nella discesa. Altro fattore importante sono le gomme, che siano robuste e abbiano un buon grip sul pietrame liscio. Una breve escursione con l'amico Stefano, Lisa e Ruth a Somprei (2000 m.s.m) . Vediamo il mio 90 Defender Td5 e un 110 Land a benzina V8 del landroverista Stefano. Un bel dipinto (foto ad effetto) dei ns. grandiosi fuoristrada Land Rover. Il 110 LR a benzina V8 e il mio Black Bull 90 Defender Td5 . Una suggestiva immagine al carboncino del mio Defender Td5 . Sul Defender un'impatto di una fortissima bufera di neve appiccicosa e pesante nel mese di aprile 2'013 . Un bel passaggio nel mezzo di una bufera di neve. Dopo la forte nevicata primaverile (aprile 2'013) di ca. 55 cm. di neve pesante, mi apro un varco per poter uscire e fare una traccia. Per l'enorme massa di neve umida compatta ho dovuto inserire gli ARB e fortuna vuole che ho delle buone gomme (Ziarelli, Mod. Cruiser, 235/85 R 16) nuove cui mi fanno un buon grip. Mentre salgo con il Defender a quota 2000 m.s.m incontro ancora pochi residui nevosi nel mese di maggio. Una bella immagine ad effetto spettrale sul mio Defender. Ultimi spiragli di luce . Un tramonto che avvolge l'immagine nelle tenebre. Una delle tante piccole nevicate nel mese di maggio 2013, con temperature fuori stagione. Riflessi di luce solare all'interno di una foresta di conifere e faggi . Un piccolo riparo per fare un picnic fuori dal comune, con una giornata piovosa e una temperatura estiva di + 12 C° in alta montagna. Anche se il tempo non é clemente, é in preparazione un bel pranzetto con carne alla griglia e una buona bottiglia di Nero d'Avola. Effetto solarizzazione di un tramonto. Talvolta il tracciato di un trattore mi fa comodo e divertente. Un passaggio su un ponte in sasso costruito nell'ultimo conflitto mondiale, in alta quota nel massiccio del S. Gottardo. Siamo nel mese di luglio con temperature ancora invernali. Durante i percorsi in montagna si trovano superfici pianeggianti tra il pietrame e torrenti, ma bisogna fare molta attenzione perché sorgono piccole superfici molli con un sottosuolo melmoso tipo permafrost. A queste quote in inverno la neve arriva ad un'altezza di 5.00-8.00 mt e con temperature con -25-30 C° . Se i passaggi sono troppo difficoltosi e inclinati, é meglio non insistere anche perché in montagna il lato valle non é sempre confortevole. In questo giorno però non ero equipaggiato con gomme adeguate. | |||||||||||||||||||||||||||